È stato un tour de force perché i tempi erano molto stretti, tuttavia è davvero appagante poter lavorare nel mondo motociclistico con un’azienda così bella.

Ho usato Adobe Premiere per il montaggio e il Sound Design, andrebbe ascoltato con le cuffie perché ci sono diversi layers stacked uno sull’altro per dare profondità al contesto e alle moto.

Sul color grading e la color correction ho usato DaVinci: siamo in Italia ma l’idea che avevo in testa era localizzare questa pista marchigiana nel Texas.
Ho virato su un giallo caldo eliminando le dominanti più fastidiose, volevo che il video avesse lucentezza e ci fosse un’area glowy attorno le moto.

È tutto volutamente handheld: quest’effetto shaky e blurry in camera è stato amplificato in post produzione per sottolineare la frenesia, lo sporco, la cattiveria di questi motori a 4 e 2 tempi.